
26 settembre 2021
XXVI Domenica tempo ordinario- Anno B
Dal Vangelo secondo Marco 9,38-50
In quel tempo Giovanni disse: a Gesù «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi. Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».
Il Vangelo di oggi ci ricorda che siamo di Cristo: “Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.” Il gesto più semplice ci richiama un’appartenenza che è da sempre e va dritto al cuore, all’essenziale, al centro di ogni affetto e di ogni decisione. È il cuore che muove ogni nostro gesto, sentimento e ci indica la direzione….ricordandoci a chi apparteniamo, di Chi siamo in verità. È buono ogni tanto, far il punto del cuore e chiederci cosa ci muove, cosa muove i nostri affetti, le nostre azioni, il nostro andare incontro all’altro…buona domenica con lo sguardo rivolto al Signore che ci ripete che siamo suoi!- sr Dorina
19 settembre 2021
XXV Domenica tempo ordinario- Anno B
Dal Vangelo secondo Marco 9,30-37
In quel tempo Gesù con i suoi discepoli partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
Il Vangelo di questa domenica ci aiuta a rimetterci nella, non giusta posizione, ma nella buona posizione di chi vuole vivere la vita da cristiano: non nascondendo dubbi, fragilità, o il desiderio di trovare una certa riuscita nella vita, ma di chi condivide i suoi desideri, pensieri, e ciò che sente nel proprio cuore con Gesù, che si siede accanto e mostra un forza che è contraddizione: “viene consegnato dagli uomini e lo uccideranno, ma dopo tre giorni risorge”. Una forza che non s’impone all’altro, ma si fa dono ad ogni uomo, e allora la forza diviene fortezza, il primato diviene servizio, perché non si ferma a ciò che è buono solo per me, ma a ciò che è buono in sé… è capovolgere i pensieri che mi chiudono a ricercare me stesso e non ciò per cui siamo stati creati: la vita eterna! Buona domenica nella buona, bella e vera posizione con il nostro Signore e nostro Dio!- sr Dorina